Pasquetta in barba a… Giuliacci!
Dopo il fallimento dei sondaggi elettorali, il disastro degli exit-poll e le previsioni meteo da denuncia, oggi che è Pasquetta decidiamo di sfidare il signor Biro-Biro e il divino Giove Pluvio.
«Max, come la vedi al Tambura da casa tua?», dice Nico alle 7, che da casa sua, invece, vede solo i cirri minacciosi sull’orizzonte marino.
«Nico, la vedo bene la Tambura, pare non invecchi mai, la vecchia signora, sempre impettita e fiera. Non piove, fidati…».
«Bene, allora dammi il tempo di buttare giú dal letto il Latto e il Biagio e andiamo».
Il risveglio dei due baldi crodaioli non è rapidissimo, ma è festa, e l’agnello sacrificale di ieri forse ha appesantito la digestione e impastato il sonno.
Arriviamo a Resceto consapevoli che la prima parte dell’arrampicata sarà dal posto macchina alla piazzetta, ma Nico (che per chi non avesse seguito gli ultimi eventi e non riuscisse a riconoscerlo in foto, è il mitico randista di Zizí, insomma, un tipo da cresta e da… riviera!) è fiducioso. Eh sí!, ha proprio un c… uore cosí, perché arriva in piazzetta e incastra la macchina sotto all’effige di Ernesto (che sia una forma di deferenza il fatto che quel posto angusto sia rimasto libero?).
A proposito del Che, una rapida sbirciata ai tabelloni elettorali, ancora quasi intatti, mi provoca un indecifrabile turbamento. Ci penso durante tutto il giorno, poi in serata, quando la visuale è piú libera dalle auto, guardo ancora a sinistra e a destra, e ho come la sensazione che manchi qualcosa…
Tira proprio un’aria strana in questo paesini montani!
Finalmente si parte. Ho già scritto piú volte della via Vandelli e della sua storia, quindi non aggiungo nulla. Segnalo solo che i lavori di restauro del sentiero, giunti fino al quarto chilometro, hanno riportato l’antico percorso alla maestosità delle origini.
Ho raccolto le foto piú belle in una galleria, nella quale compaiono anche il mitico Emanuele Cesaroni, gestore del "Rifugio Nello Conti", e la sua compagna. Li abbiamo seguiti nel loro allenamento sulle “Ripide Incertezze”, la via di livello 6a+ che fa parte del Settore 5 “La Finestra”, una delle palestre allestite ai Campaniletti.
La giornata scorre e Giuliacci ha perso, ma attendiamo l’esito del suo ricorso in Cassazione, perché un gruppo di nuvole, in spregio alle previsioni, non ha superato lo sbarramento… apuano!
E siamo di nuovo nella riserva presidiata dal Che. Nell’aria si sente un odore di carne cotta, ma non si vedono fumi di grigliate nei paraggi. Un atroce sospetto:
Ecco la fonte dell’effluvio, è una bella bistecca, ma è troppo sanguigna e, francamente… non è poi cosí appetitosa!
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Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga,
che ne' monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese che di sotto alberga,
ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle
e 'l mar no li era la veduta tronca.
«Max, come la vedi al Tambura da casa tua?», dice Nico alle 7, che da casa sua, invece, vede solo i cirri minacciosi sull’orizzonte marino.
«Nico, la vedo bene la Tambura, pare non invecchi mai, la vecchia signora, sempre impettita e fiera. Non piove, fidati…».
«Bene, allora dammi il tempo di buttare giú dal letto il Latto e il Biagio e andiamo».
Il risveglio dei due baldi crodaioli non è rapidissimo, ma è festa, e l’agnello sacrificale di ieri forse ha appesantito la digestione e impastato il sonno.
Arriviamo a Resceto consapevoli che la prima parte dell’arrampicata sarà dal posto macchina alla piazzetta, ma Nico (che per chi non avesse seguito gli ultimi eventi e non riuscisse a riconoscerlo in foto, è il mitico randista di Zizí, insomma, un tipo da cresta e da… riviera!) è fiducioso. Eh sí!, ha proprio un c… uore cosí, perché arriva in piazzetta e incastra la macchina sotto all’effige di Ernesto (che sia una forma di deferenza il fatto che quel posto angusto sia rimasto libero?).
A proposito del Che, una rapida sbirciata ai tabelloni elettorali, ancora quasi intatti, mi provoca un indecifrabile turbamento. Ci penso durante tutto il giorno, poi in serata, quando la visuale è piú libera dalle auto, guardo ancora a sinistra e a destra, e ho come la sensazione che manchi qualcosa…
Tira proprio un’aria strana in questo paesini montani!
Finalmente si parte. Ho già scritto piú volte della via Vandelli e della sua storia, quindi non aggiungo nulla. Segnalo solo che i lavori di restauro del sentiero, giunti fino al quarto chilometro, hanno riportato l’antico percorso alla maestosità delle origini.
Ho raccolto le foto piú belle in una galleria, nella quale compaiono anche il mitico Emanuele Cesaroni, gestore del "Rifugio Nello Conti", e la sua compagna. Li abbiamo seguiti nel loro allenamento sulle “Ripide Incertezze”, la via di livello 6a+ che fa parte del Settore 5 “La Finestra”, una delle palestre allestite ai Campaniletti.
© Aprile 2006 Massimo Binelli. Tutti i diritti riservati sulle 40 foto.
La giornata scorre e Giuliacci ha perso, ma attendiamo l’esito del suo ricorso in Cassazione, perché un gruppo di nuvole, in spregio alle previsioni, non ha superato lo sbarramento… apuano!
E siamo di nuovo nella riserva presidiata dal Che. Nell’aria si sente un odore di carne cotta, ma non si vedono fumi di grigliate nei paraggi. Un atroce sospetto:
Ecco la fonte dell’effluvio, è una bella bistecca, ma è troppo sanguigna e, francamente… non è poi cosí appetitosa!
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Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga,
che ne' monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese che di sotto alberga,
ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle
e 'l mar no li era la veduta tronca.
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