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Il Sacro Fuoco dell’imprenditore (Come conquistare la vera libertà finanziaria)
Il primo luglio 2020 ho inaugurato la “Zona Vincente”, un progetto in cui, per la prima volta nella mia vita di professionista e di imprenditore, mi confronto con il mondo della produzione. Si tratta, se ancora non hai avuto modo di visitare il sito ZonaVincente.com, della vendita di integratori alimentari per lo sport, pensati per l’eccellenza delle prestazioni. Sono partito da un’idea e sono arrivato ad avere un prodotto finito, affrontando, una dopo l’altra, tutte le fasi complesse e articolate dello sviluppo del progetto, iniziate con la ricerca dei partner e concluse con il lancio di una piattaforma di commercio elettronico. Anche in questa occasione non è mancata la solita domanda tra il serio e il faceto: «O Binelli, ho perso il conto di tutte le cose che hai messo in piedi da quando ti conosco, ma come fai?». Già, come faccio? Me lo sono sempre chiesto anch’io, e mi sono pure risposto!
Scarsità e abbondanza (Tieni il focus su quello che hai, non su quello che ti manca)
Nel mio libro “Atleta Vincente”, un manuale pratico di strategie e tecniche per puntare all’eccellenza anche nella vita, non soltanto nello sport, a proposito delle varie forme in cui si manifesta il pensiero negativo, parlo di “scarsità”, più che di “pessimismo” (tema già trattato nella Pillola 129). Per nutrire la mente di pensieri positivi, che evocano scenari ed emozioni altrettanto positive, occorre trasformare la “scarsità” in “abbondanza”. La Formula CCCP, spiegata nella prima sessione del videocorso AtletaVincente.com e nella Pillola 1 del libro, è il metodo più rapido ed efficace, per raggiungere lo scopo “in emergenza”, tuttavia, se intendiamo scoprire i veri motivi per cui si attiva questo filtro molto potente, con il quale setacciamo la realtà sulla base di quello che ci manca, occorre agire più in profondità.
Come trasformare un desiderio in obiettivo (Perché fare o non fare qualcosa)
“Perché lo fai?”. Sì, lo so, è il titolo di una canzone che Marco Masini ha sfornato quasi trent’anni fa, ma qui mi riferisco a tutt’altra musica. Ti sei mai chiesto veramente perché FAI quello che fai o perché NON FAI ciò che dovresti fare? LO FAI per abitudine, per noia, per senso del dovere, per necessità, perché non sai dire di no? Oppure NON LO FAI per paura, per mancanza di fiducia, per rassegnazione, per… aggiungi tu tutti i motivi per cui non fai quello che vorresti o potresti fare. Vuoi scoprire la “magia” del perché?
“Zatopek, chi era costui?” (Dolore, Determinazione, Concretezza e Fiducia)
A Campi Bisenzio, in Toscana, la regione in cui vivo, c’è lo stadio “Emil Zatopek”, dove ogni anno si svolgono manifestazioni importanti di atletica leggera. Nel settembre 2019, per esempio, ha ospitato i Campionati Italiani Master e il sottoscritto, ovviamente, ha disputato il fatidico Giro della Morte. Quando vengono organizzate gare del settore giovanile (alle quali, come è noto, partecipo finché riuscirò a far “mangiare la polvere” a qualche baldo giovine, in virtù del mio motto: “Alla partenza ti guardano con sufficienza, al traguardo con riverenza”), la domanda aleggia immancabilmente nell’aria: “Zatopek, chi era costui?”
Sicurezza interna e sicurezza esterna (Il concetto di ‘fallimento’ non esiste)
Nella Pillola 159 ho parlato delle due facce della Vittoria e della Sconfitta e ho spiegato che entrambe possono essere vissute tanto all’esterno quanto all’interno, dentro di noi. Si tratta di cambiare il livello di osservazione, affinché lo sguardo venga puntato su ciò che abbiamo davanti a noi e non su quello che ci siamo lasciati alle spalle. Anche la Sicurezza può essere Esterna o Interiore, ma prima di affrontare il tema ti rivolgo una domanda: cos’è, per te, la sicurezza?
Le due facce della vittoria e della sconfitta (Tieni sempre il focus sul tuo obiettivo)
«Sei consapevole dell’importanza di accettare i fallimenti per continuare a crescere, ossia, per dirla in altre parole, del fatto che per riuscire a vincere bisogna saper perdere?». È questa la “domanda da cento pistole” a cui dovrai rispondere una volta arrivato alla Pillola 11 del mio libro “Atleta Vincente”. Il capitolo, che ti fornisce gli strumenti per imparare ad accettare gli insuccessi, si apre con queste parole: «Il giorno in cui considererai una sconfitta come un’opportunità di rinascita, potrai dire di essere diventato un Atleta Vincente, perché per vincere prima di tutto bisogna saper perdere». Vittoria e Sconfitta (e scrivo entrambe con l’iniziale maiuscola), tuttavia hanno due facce, o meglio: sono le due facce di una stessa medaglia.
Sbarazzati dei pensieri inutili e inquinanti (Vuota la soffitta e porta tutto in discarica)
Da tempo stavo facendo la caccia all’appartamento sopra a quello dove ho vissuto gli ultimi 10 anni della mia vita. Più grande, più bello e, soprattutto, tre metri più in alto, sufficienti per non avere più ostacoli tra me e il mare, da un lato, e tra me e le Apuane, dall’altro, una vista ineguagliabile. Finalmente l’occasione giusta è arrivata e durante l’estate ho deciso di affrontare il trasloco. “Che sarà mai!”, mi sono detto. Non devo nemmeno cambiare l’indirizzo di residenza… Ho iniziato a preparare la tabella di marcia (il trasloco, di fatto, è un obiettivo, quindi una tabella di marcia, con date e cronoprogramma, è indispensabile!), e via via ho elencato le varie voci, mettendo in cima alla lista l’impresa di traslochi che avevo scelto fra tre concorrenti. Prima operazione: preparazione cartoni, dopo aver creato una mappa dettagliata e numerato i vari ambienti. E qui è uscita la sorpresa! Vuoi sapere cosa ho “scoperto”?
Medaglia d’argento nella Staffetta 4x400 ai Campionati Europei Master di Atletica Leggera
Con le staffette 4x400, che hanno assegnato le ultime medaglie, si sono chiusi, domenica 15 settembre, allo stadio “Giovanni Chiggiato” di Caorle, i Campionati Europei Master di Atletica Leggera, tornati in Italia, a Venezia, e distribuiti tra le sedi di Jesolo, Eraclea e Caorle, dopo ben 21 anni di assenza (l’ultima edizione outdoor sul territorio nazionale risale al settembre 1998, quando si disputarono a Cesenatico).
Un metronomo per raggiungere i tuoi obiettivi (Impara l’arte della pazienza)
Quand’ero un ragazzino, quindi non molto tempo fa, mi ero messo in testa di imparare a suonare la chitarra. Era l’epoca delle grigliate selvagge in collina, dei fuochi notturni in spiaggia e delle mega feste tra amici, dove immancabilmente chi portava la chitarra e iniziava a strimpellare “Sapore di sale” o “Il gatto e la volpe”, classiche canzonette da Giro di Do che si imparavano in mezzora, attirava le ragazze come il miele attira le api. Avevo fatto il diavolo a quattro, finché la mamma, per la sua salute mentale più che per il mio bene, aveva capitolato. Di lì a poco avevo tra le mani una dignitosissima Eko con corde in nylon. Sono diventato un emulo di Santana?
Scova il MOTIVO che innesca la tua AZIONE (Definire obiettivi di successo)
Quando faccio notare ai miei coachee (parola cacofonica da pronunciarsi con un mezzo starnuto: significa “clienti del coach”) che “motivazione” è un termine composto da MOTIVO e da AZIONE, mi sento rispondere, con gli occhi sgranati: “È vero, non ci avevo mai pensato!”. La motivazione è quel fuoco che si sprigiona e continua ad ardere dentro alla pancia immediatamente dopo aver risposto alla domanda: “Perché sto fissando questo obiettivo?”. È la sintesi perfetta delle ragioni che spingono un individuo fortemente… motivato a cambiare un’abitudine o un comportamento, oppure un atleta a sopportare allenamenti dolorosi e faticosi, tanto dal punto di vista fisico quanto da quello mentale, per migliorare un dettaglio tecnico e, soprattutto, per raggiungere un obiettivo. Come si fa a tenere accesa la fiamma della motivazione?