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La cattiveria agonistica (“Io ti spiezzo in due!”)
Nella Pillola 76, quella in cui parlo delle strategie che un Atleta Vincente può adottare per dare il massimo in gara, ho usato per la prima volta la definizione “cattiveria agonistica”. L’argomento è ampiamente trattato nel mio libro “Atleta Vincente. Strategie e tecniche per diventare campioni nello sport e nella vita”, tuttavia ho deciso di riprenderlo in questo articolo perché molti atleti mi chiedono come può essere potenziata questa “cattiveria” positiva senza sconfinare nell’aggressività negativa.
Come gestire riscaldamento e gare di lunga durata (Dosa bene le energie fisiche e mentali)
Per un atleta, una delle fasi più critiche da gestire è quella del riscaldamento. In molte altre Pillole ho spiegato che quando è il momento di iniziare a muoversi, con la classica corsetta che fa salire le pulsazioni e attiva il sistema cardiocircolatorio, è importante partire anche con il riscaldamento mentale. Bisogna sviluppare la consapevolezza del momento e dialogare con il proprio corpo, con ogni muscolo, piuttosto che sprecare energie pensando ad altro. Vi sono discipline sportive, come l’atletica leggera, dove tutto è calibrato al minuto, quindi l’atleta può pianificare il riscaldamento con un anticipo (quasi) perfetto. In altre discipline, invece, l’incertezza regna sovrana e un atleta può ritrovarsi a dover gestire un riscaldamento lunghissimo. Infine, ci sono gare molto rapide, come una corsa di 100 metri, e gare estremamente lunghe, come l’incontro di tennis tra John Isner e Nicolas Mahut giocato nel primo turno del torneo di Wimbledon 2010, durato 11 ore e 5 minuti... Come si gestiscono queste situazioni estreme?
Attenzione ed Emozioni (Focalizza la tua concentrazione)
Nella terza sessione del videocorso Atleta Vincente, spiego che esiste un legame molto solido tra consapevolezza, attenzione e concentrazione, perché grazie al processo della consapevolezza sei saldamente nel presente, utilizzi il filtro dell’attenzione per setacciare le informazioni che ti bersagliano da ogni fronte e le organizzi tramite la concentrazione per tradurle nella migliore azione possibile. Dunque è la consapevolezza che potenzia la nostra intenzione di prestare attenzione alle cose che riteniamo importanti per noi, e più intensa è l’attenzione, più efficace è la nostra azione. Ma ti sei mai chiesto cos’è che attira davvero la tua attenzione?
Botta e Risposta (Come si fa a restare “in bolla”)
Nelle mie Pillole di Coaching uso con una certa frequenza il termine “bolla” e l’espressione “stare in bolla”. Tra l’altro, a questa strategia mentale molto efficace è dedicata l’ottava sessione del videocorso Atleta Vincente, al quale, ne approfitto per ricordarlo, ti puoi iscrivere gratuitamente con un clic e guardare tre video molto importanti. Dunque, cos’è questa “bolla” e come si fa a restarci dentro? Ne parliamo nel Botta e Risposta di questa settimana.
Botta e Risposta (Il pensiero negativo e la trappola della mucca lilla)
L’atleta perfetto e infallibile non è stato ancora inventato e non c’è programma di allenamento mentale e mental coach che tenga: la delusione va messa in conto: prima o poi arriva, eccome se arriva! Ciò che serve è diventare immediatamente consapevoli dell’importanza di accettare i fallimenti per continuare a crescere, ossia del fatto che per diventare Atleti Vincenti bisogna prima saper perdere, e saper perdere vuol dire evitare la “disperazione”. Ne parliamo nel Botta e Risposta di questa settimana.
Meditazione e Consapevolezza (La contemplazione del ‘qui e ora’)
In quasi tutte le mie Pillole di Coaching affronto il tema della consapevolezza, unica strategia possibile per vivere nel presente, per restare in “bolla”, per evitare di inquinare la mente con pippe mentali che riguardano il passato o il futuro. La domanda che mi viene puntualmente rivolta è: “Come si fa ad essere veramente consapevoli solo del presente?”. Tradotto, vuol dire: “Come si fa a smettere di farsi le pippe mentali?”. Di solito rispondo che la meditazione è il miglior esercizio per potenziare la consapevolezza, e mentre lo dico sono… consapevole che scatta la seconda domanda: “Come si fa a meditare?”.
Come funziona la visualizzazione (Allenamento mentale sportivo)
Ricevo molte domande riguardo all’allenamento mentale, ma i dubbi sull’efficacia della visualizzazione sono ricorrenti, un po’ perché alcune persone fanno più fatica di altre a visualizzare e un po’ perché gli “iperattivi cronici” preferiscono l’attività fisica rispetto a quella in cui sono coinvolti più i neuroni dei muscoli. Funziona davvero la visualizzazione?
La Consapevolezza (Forza e potere personale)
In questa Pillola di Coaching ti parlo della cosapevolezza, che consente di cogliere tutte le possibilità che abbiamo attorno e dentro di noi con lucidità, attenzione mirata e concentrazione.
Controllare la Paura e la Tensione della gara (Campioni si diventa)
In questa Pillola di Coaching ti spiego come puoi controllare la paura e la tensione della gara. Stai per affrontare una gara importante? Se hai seguito le precedenti Pillole di Coaching, hai tutti gli strumenti per prepararti mentalmente all’evento. Ecco cosa devi fare.
Attenzione e Concentrazione (Essere nel qui ed ora)
Cos'è la concentrazione? La concentrazione è l’impegno mentale che mettiamo in campo per affrontare un compito importante, mentale, come può essere lo studio, o fisico, come ad esempio un difficile esercizio a corpo libero, un salto in alto, un lancio.