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Come sconfiggere la “Sindrome di Forrest Gump” (Un antivirus per raggiungere il successo)
Nella Pillola 164 ho parlato per la prima volta della Sindrome di Forrest Gump. Se non sai a cosa mi riferisco, facciamo un piccolo ripasso, usando la metafora podistica. Immaginiamo che un bel giorno ti prenda la smania di metterti a correre, perché dopo una rampa di scale ti è venuto il fiatone e ti sei sentito una larva, oppure perché allo specchio hai visto un rotolino di ciccia che prima non c’era e ti è venuta la voglia di consumare un po’ di calorie, giusto per attenuare il senso di colpa. Calzi le scarpette nuove fiammanti e via. Quando ti fermi? Se sei partito “alla Forrest Gump”, la risposta è facile: quando ti senti «un po’ stanchino». Non importa quanto corri: puoi arrivare in fondo alla pineta, attraversare la città da un capo all’altro, arrivare ai confini dello Stato, ma quando sei stanco ti fermi. Non riesci a capire dove sta l’inghippo?
Come vincere la paura di essere felici (Restiamo ancorati al presente)
Sono trascorsi alcuni mesi dallo scoppio della pandemia da Covid-19 che ci ha costretto a riorganizzare i nostri modelli di vita e di comportamento e a riformulare i nostri schemi di pensiero. Un attimo prima ci sentivamo capaci di raggiungere le vette più alte della felicità e un attimo dopo abbiamo sperimentato la paura, abbiamo scoperto che forse stavamo volando troppo in alto e il terrore di precipitare, di perdere tutto, ci ha paralizzato. Da quel momento è subentrata la paura della felicità, è come se non ci fossimo più sentiti “in diritto” di essere felici. Da “sopravvissuti”, abbiamo scoperto, si fa per dire, che la vita può davvero terminare improvvisamente, senza preavviso, a causa di un microscopico nemico invisibile che si è preso gioco di noi. Noi, gli esseri viventi più intelligenti dell’universo noto ed esplorato, sconfitti da una forma di intelligenza primitiva, più furba di tutte le meraviglie tecnologiche concepite da un umano. Come si supera questo impalpabile senso di fragilità?
Il potere ha le sue leggi (Conoscere il nemico per Vincere)
Conosci “Le 48 leggi del potere” di Robert Greene? È un tomo di oltre 600 pagine che affronta tutti i lati oscuri del potere e, con i dovuti distinguo, della leadership. Trae ispirazione da vicende storiche di grandi condottieri, uomini d’arte e di scienza, seduttori… Molte di queste 48 leggi vengono percepite come un insulto al buon senso, tuttavia è innegabile che conoscerle è il miglior modo per difenderci quando qualcuno tenta di usarle contro di noi, per scardinare convinzioni limitanti e per superare la paura del giudizio degli altri. Ho pensato di scegliere per te le 15 leggi che mi hanno fatto riflettere di più, lasciandoti il piacere di scoprire tutte le altre, se avrai voglia e tempo di leggere il libro.
Come vincere l’ansia anticipatoria (Sconfiggere la paura della paura)
Nelle mie Pillole ho già affrontato da diversi livelli di osservazione il tema dell’ansia, uno stato emotivo legato a quello della paura, con la quale spesso instaura un legame molto stretto. La paura è una reazione involontaria, nata come meccanismo di difesa che discende dall’evoluzione dell’uomo, mentre l’ansia è il risultato di una elaborazione soggettiva, ossia dalla valutazione che ciascuno di noi fa di un determinato segnale di pericolo. Cosa si intende, dunque, con la definizione “ansia anticipatoria”?
Pensa, allenati, gareggia e vivi come un campione (Competere per vincere)
Quando spiego come funziona la visualizzazione ad atleti in erba, soprattutto se si tratta di insegnare il modo migliore per costruire nella mente, grazie alla potenza dell’immaginazione, un gesto atletico, una tecnica o un movimento ancora non ben assimilato, suggerisco di guardare un video del loro idolo mentre esegue proprio quell’azione. Questo stratagemma aiuta i più piccoli, che hanno la capacità di lavorare con la fantasia ancora intatta, a calarsi nei panni del campione da imitare, a muoversi e ad agire come lui, e produce dei benefici che vanno molto al di là degli scopi per cui si inizia a praticare la visualizzazione.
Come dare il massimo in gara (Il segreto di un Atleta Vincente)
Nella mia lunga esperienza di sportivo e di mental coach, ho conosciuto migliaia di atleti. Potrei suddividere tale universo eterogeneo e colorato in svariati sottoinsiemi, raggruppandoli per nazionalità, sesso, età, disciplina praticata e altri criteri, ma se volessi dividere più o menò a metà questa popolazione potrei semplicemente mettere da una parte chi in gara “se la fa sotto” e dall’altra parte chi sotto pressione rende di più. Tu da che parte stai?
Paura, tensione, rabbia: “Servirebbe?” (Consapevolezza del ‘qui e ora’)
Proprio nei giorni in cui ho pubblicato la Pillola sul vittimismo, che dilaga in questo periodo grigio in cui la cultura del sospetto ha preso il sopravvento, sono andato al cinema a vedere “Il ponte delle spie”, ottimo film di Spielberg ambientato in clima di piena guerra fredda ma di straordinaria attualità, senza tempo. Ogni volta che l’avvocato Donovan (l’immenso Tom Hanks) si rivolge al suo cliente Rudolf Abel, una spia sovietica, chiedendogli se non sia preoccupato o agitato per quello che potrebbe accadergli, compreso lo sfrigolare sulla sedia elettrica, questi risponde puntualmente, con espressione serafica: “Servirebbe?”. E ogni volta che ascoltavo quel laconico “servirebbe?” nella mia testa prendeva sempre più forma il tema della Pillola di oggi.
Paura di sbagliare (Come prendere le decisioni giuste)
Nella Pillola 54 ho spiegato come superare la paura in generale, ossia la paura di volare, di parlare in pubblico, del rifiuto, dell’abbandono, di vincere. Molti commenti inviati da chi ha letto la notizia, tuttavia, riguardano una paura molto specifica, la paura di sbagliare, che rischia di bloccarci di fronte a soluzioni alternative tra cui scegliere. In questi casi, come possiamo fare per prendere la decisione giusta?
Botta e Risposta (Vincere la paura del giudizio)
Il timore di sbagliare e la paura del giudizio degli altri, nella vita e nello sport. Sono due gabbie mentali molto comuni, che ritrovo spesso nei messaggi che ricevo. Siamo proprio sicuri che ci sia sempre qualcuno pronto a giudicarci, come teme Luca, un calciatore professionista? Ne parliamo nel Botta e Risposta di questa settimana.
Esci dal tuo vittimismo (Come ritrovare la fiducia in sé stessi)
Quello in cui stiamo vivendo, è inutile negarlo, è un periodo cupo, intriso di “pessimismo cosmico”, nel quale la paura e la mancanza di fiducia nel prossimo dominano le nostre esistenze. Il problema è che questa situazione ci fa precipitare in un circolo vizioso, perché più ci lamentiamo degli altri e più ci isoliamo. Si può uscire da questo corto circuito?