In quasi tutte le richieste di aiuto che ricevo, è contenuto il proposito “voglio migliorare”. Peccato che questo obiettivo, e più avanti ti spiegherò che detto così non è ancora un obiettivo ben formato, sia soffocato da una lunghissima sequela di piagnistei, di dubbi sul futuro, di tormenti riguardanti il passato. Si può davvero puntare al proprio miglioramento se la mente è inquinata da pensieri velenosi?
“Mai” e “sempre” sono due parole che nel loro significato negativo intossicano la mente, sono sentenze di condanna che demoliscono la nostra autostima, soprattutto se siamo noi a pronunciarle. C’è un modo per uscire da questo “ergastolo”?
Esperimento riuscito, perciò continuerò a rispondere in video alle vostre domande più interessanti. Fatevi avanti, gli argomenti non mancano! Lo stress che si crea nell’ambiente di lavoro: è il tema del Botta e Risposta di questa settimana.
In oltre un anno di lavoro, molto impegnativo, perché sfornare un contributo gratuito ogni settimana non è uno scherzo, sia per quanto riguarda la scelta degli argomenti sia per la produzione e la pubblicazione dei video su YouTube e delle notizie nel Blog di MB, ho ricevuto centinaia di messaggi privati e ogni giorno mi vengono rivolte domande di ogni genere. Da qui è nata l’idea del Botta e Risposta.
«Buongiorno, appena sveglia mi alzo e vado allo specchio... mi guardo… reazione: “Caxxo, come sono magra e come faccio schifo”, altra imprecazione. Renditi conto di chi hai di fronte!». Ho ricevuto questo messaggio qualche giorno fa. Contrariamente a quel che si possa immaginare, proviene da una donna meravigliosa, non esagero, e intelligente, ma molto, molto severa con sé stessa. Vuoi sapere cosa le ho risposto?
Nella Pillola numero 47 ti ho parlato degli anti-obiettivi: nel frattempo, hai trovato il tuo? Oggi, invece, torno a proporti un obiettivo vero, molto comune, perché è uno dei traguardi a cui punta la maggior parte della popolazione mondiale che vive nel benessere: perdere peso per tenersi in forma. Ne avevo già parlato, ma questa volta ho deciso di riprendere l’argomento e di aggiungere due regali.
Nelle mie Pillole ripeto spesso che “non esiste coaching senza obiettivi”, tuttavia molte delle persone che mi contattano per investire sulla loro crescita personale mi rivolgono questa domanda: «Al momento non ho un obiettivo specifico a cui puntare, però voglio migliorarmi, cosa posso fare?». Niente paura, ho inventato gli anti-obiettivi…
Alcuni giorni fa, un amico d’infanzia che rispetto e stimo molto mi ha regalato un libro con un titolo che lì per lì mi ha lasciato perplesso. Nel consegnarmelo, mi ha detto che nel testo avrei trovato molti insegnamenti che avevo già trattato nelle mie Pillole. La sera stessa ho iniziato a leggerlo e, arrivato a pagina 25, numero simbolico, perché è il giorno in cui sono nato, ho trovato l’ispirazione per questa Pillola. Tu come affronti i problemi?
Quante volte ti è capitato di sentirti dire, magari a mo’ di rimprovero perché stentavi a capire le dinamiche di una certa situazione, “prova a metterti nei miei panni”? E tu hai mai provato a “cambiare prospettiva”, per entrare davvero in sintonia con un’altra persona?
Uno dei problemi delle micro e piccole imprese a gestione familiare è la quasi totale assenza di pianificazione del ricambio generazionale, nonostante si tratti di una fase cruciale per la vita dell’azienda, in quanto l’avvicendamento al comando comporta anche un cambiamento delle strategie, dell’organizzazione e dell’assegnazione delle responsabilità. Si può intervenire con il coaching in questi casi? Sì, sì può intervenire in modo molto efficace, e in questa Pillola ti spiego in che modo.