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Il Blog di Massimo Binelli

Crescita Personale

Lunedì, 17 Ottobre 2016 07:51

Autosabotaggio, come uscire dalle sabbie mobili (Tre Azioni per smettere di farsi del male)

Ho parlato per la prima volta di autosabotaggio nella Pillola 89. Dicevo che chi non ha fiducia nelle proprie potenzialità tende a fare di tutto per confermare le sue convinzioni negative, e più la realtà si discosta dalle attese nefaste, magari lasciando intravvedere all’orizzonte dei barlumi di felicità, più cresce il bisogno irrefrenabile e inconsapevole di darsi una tagliente zappata sui piedi, perché sente di non meritare nulla di diverso dalla sofferenza. Chi ha poca autostima ha paura della felicità e si autosabota, gli manca il coraggio di goderne. Perché talvolta, pur sapendo perfettamente cosa sarebbe “meglio per noi”, facciamo l’esatto contrario? E cosa possiamo fare per cambiare?

Pillole da assumere senza zucchero
Autosabotarsi vuol dire farsi del male, più o meno consapevolmente. I modi che la nostra mente escogita per metterci i bastoni tra le ruote, per impedirci di raggiungere qualsiasi obiettivo, sono pressoché infiniti, e non credo di avere tempo a sufficienza per affrontarli tutti. Nelle 100 Pillole che ho sfornato finora, ho trattato i casi più ricorrenti:


È sufficiente che uno soltanto di questi virus infesti il nostro cervellone per far sì che la macchina funzioni male o addirittura si inchiodi. Cosa farebbe un informatico in caso di contaminazione? Installerebbe un buon antivirus, poi farebbe un bel riavvio del sistema. Ecco, anche la nostra mente ha bisogno di un trattamento energico, perché occorre disinstallare i programmi malefici e far ripartire il computer inceppato.

“O mental coach, io ho ascoltato tutte le tue Pillole, ma continuo a farmi del male. Non è che per caso una di queste è avvelenata?”


Sì, lo so che ti ronza in testa questa domanda, me l’aspettavo. So bene che pur conoscendo le cause del tuo malfunzionamento, continui ad autosabotarti anziché prendere provvedimenti (e uno di questi potrebbe essere iniziare a lavorare con un bravo mental coach…).

Vuoi sapere perché lo so?


Perché è difficile abbandonare la tua zona di comfort
, anche se si tratta di una palude maleodorante nella quale stai affondando un millimetro al giorno e quindi proprio confortevole non lo è. Il cambiamento spaventa, occorre una motivazione molto forte per affrontarlo, e spesso da soli non riusciamo nell’impresa.

Perché pensi di non meritare la felicità e il successo, senti una sorta di predestinazione alla sofferenza, dunque provi attrazione per tutto ciò che è negativo e, per mancanza di volontà e coraggio, stai alla larga da ciò che ha un vago odore di positivo.

Perché non riesci proprio a rinunciare alle cattive abitudini, ossia «continui a fare quello che hai sempre fatto e continui a ottenere quello che hai sempre ottenuto», per citare Warren G. Bennis.

I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.

 

A questo punto, cosa puoi fare per disinstallare dalla tua mente il virus dell’autosabotaggio?

Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...


Te lo dico in tre Azioni

Prima Azione
Scarica la mia Guida per la Tua Crescita Personale e inizia a riflettere su risultati più significativi ottenuti finora, punti di forza e di debolezza, ambizioni personali, professionali o sportive, obiettivi, valori, priorità, cattive abitudini da eliminare, e su molti altri aspetti sui quali, se lo vorrai, potrai lavorare con un programma di allenamento mentale.

Seconda Azione
Definisci un obiettivo secondo il mio metodo SMART-P (argomento della quarta sessione del videocorso Atleta Vincente), in qualunque ambito della tua vita privata, professionale o sportiva, sufficientemente ambizioso da scatenare la giusta motivazione.

Terza Azione
Inviami la tua Guida compilata e fissa una sessione preliminare di coaching. Attenzione: non sto cercando di farti diventare a tutti i costi coachee del coach. Il mio intento è quello di stimolarti ad agire, a fare la prima mossa, e anche “rompere il ghiaccio”, come dico sempre, contattando il sottoscritto è un modo per uscire dal torpore, non credi?


È il momento di agire!
Vuoi scoprire assieme a me quali sono le forme di autosabotaggio che stai mettendo in atto, inconsapevolmente o meno, e quali sono le azioni da compiere per evitare che il bastone finisca tra le tue ruote? Contattami e ne parliamo. Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)

Ultima modifica il Venerdì, 09 Settembre 2022 08:21

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