Come trasformare la QUANTITÀ in QUALITÀ
A proposito di obiettivi, tanto nel videocorso AtletaVincente.com quanto nel mio libro “Atleta Vincente. Strategie e tecniche per diventare campioni nello sport e nella vita”, spiego le ragioni per le quali un obiettivo troppo semplice da raggiungere stimola scarsa motivazione, un obiettivo irraggiungibile viene percepito dal cervello come un inganno, mentre un obiettivo importante e realistico mette in moto meccanismi mentali molto potenti.
I miei libri: “Atleta Vincente”, che contiene 47 strategie per diventare campioni nello sport e nella vita, e “Pillole di Coaching”, che propone 60 Esercizi di allenamento mentale e 40 Domande Potenti per diventare mental coach di sé stessi.
Ciò significa che per favorire un cambiamento e per tenere alta la “volontà di soffrire” occorre acquisire giorno dopo giorno la consapevolezza crescente di ciò che stiamo facendo. Tuttavia non deve trattarsi di una ripetizione meccanica e svogliata di un’azione o di un gesto tecnico. Occorre certamente agire sulla “quantità”, ossia sul volume del lavoro da svolgere in un dato periodo, però è necessario farlo con grande partecipazione, ovvero con la “qualità”, cercando di capire cosa succede al nostro corpo e alla nostra mente durante l’azione.
In questa ottica rientra anche il superamento degli errori commessi lungo il tragitto che ci separa dal “qui e ora” al traguardo, che rappresenta il punto nel futuro, davanti a noi, dove abbiamo collocato il raggiungimento dell’obiettivo. Se alimentiamo costantemente la caldaia della motivazione, riusciremo a elaborare mentalmente ogni errore al fine di percepirlo come un risultato, come un errore in meno verso il successo, non come un altro errore che fa perdere fiducia, e fa calare la motivazione. Il processo mentale da compiere è:
ho sbagliato → reagisco e analizzo → trovo una soluzione → archivio in fretta l’errore → riparto subito con più convinzione
Che tu sia un atleta in evoluzione o una persona che sta investendo sulla propria crescita, per capire se stai lavorando nel modo giusto, rivolgiti due domande.
Vuoi che te la racconti io? Ok, clicca e guarda il video...
Le DOMANDE POTENTI della motivazione
La prima: “Quanto è intensa la mia motivazione, da 1 a 10?”. Tradotto: quanta potenza mentale stai dedicando al cambiamento che hai deciso di affrontare?
Senza un’elevata dose di energia, che va mantenuta a un livello sufficientemente elevato, secondo il tuo personale metro di giudizio, e costante nel tempo, il cambiamento non avviene.
La seconda: “Sto puntando a un obiettivo per la mia soddisfazione personale oppure sto faticando soltanto per far contento qualcuno o per rivalità con qualcun altro?”.
Per risponderti, guarda con gli “occhi della mente” dentro di te e cerca il punto preciso in cui arde il sacro fuoco della passione. Lo trovi, ossia credi fermamente in ciò che stai facendo? Bene, sei sulla strada giusta! Non lo trovi e, anzi, ora che sposti la consapevolezza su questa domanda ti sembra quasi di percepire il peso di una forzatura esterna, una sensazione di oppressione che porta la tua vocina a dire “in fondo lo faccio solo per…”? Per abitudine? Per stare con gli amici? Per sfida? Per rivalsa personale? Per non deludere l’allenatore?
La Formula del Miglioramento Continuo
Nonostante tutte le buone intenzioni, tuttavia, può capitare che un bel giorno suoni la sveglia (magari alle cinque), e nella tua mente la “vocina”, al posto di darti il buongiorno, esordisca con un lapidario “ma chi me lo fa fare”, e ti giri dall’altra parte. Attenzione, allarme rosso, perché in questo caso sta venendo meno il MOTIVO per compiere la prima e più importante AZIONE della giornata: alzarsi dal letto!
Se dovesse capitare, e non soltanto al risveglio, che tu senta venir meno la forza interiore, rivolgiti subito cinque domande potenti.
- Rispetto a tutto ciò che ho fatto finora, cosa ha funzionato e mi è piaciuto?
- Cosa, invece, non ha funzionato e non mi è piaciuto?
- Rispetto a tutto ciò che ho fatto, cosa avrei potuto non fare?
- Rispetto a tutto ciò che non ho fatto, cosa avrei potuto fare?
- Cosa posso fare per ripristinare la motivazione al livello iniziale?
In base alle risposte che ti dai, adotta la mia Formula del Miglioramento, anch’essa spiegata nel videocorso e nel libro, e fai una somma algebrica tra ciò che ti è piaciuto ed è da ripetere, ciò che non ti è piaciuto ed è da NON ripetere, ciò che avresti potuto o dovuto fare e ciò che avresti potuto o dovuto NON fare. Il risultato sarà un nuovo patto che fai con te stesso e sarà il carburante necessario ad alimentare la fiamma della motivazione fino al raggiungimento dell’obiettivo che l’aveva accesa.
Mi è piaciuto -
NON mi è piaciuto +
Quello che avrei potuto fare -
Quello che avrei potuto NON fare =
MIGLIORAMENTO
È il momento di agire!
Che ne pensi di lavorare assieme a me per individuare i motivi profondi che possano spingerti a compiere azioni orientate al tuo cambiamento e alla tua evoluzione? Conosci la risposta: contattami e ne parliamo… Come dico sempre, “alza le chiappe dal divano e muoviti, fai il primo passo verso il tuo obiettivo”, e anche rompere il ghiaccio con un’opinione o una domanda è un modo per uscire dal torpore e passare all’azione, non credi? ;)